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F1: l’aerodinamica del futuro potrebbe passare anche attraverso l’utilizzo di un Plasma Wind Tunnel

L’aerodinamica da parecchio tempo è la parte “tecnologica” dominante per le prestazioni che riguardano tutte le monoposto, F1 in particolare.

Lavorando in questo settore si ottengono dei risultati di incrementi, nelle prestazioni cronometriche, che sono decisamente superiori a quelli che si possono ottenere incrementando, anche di parecchio, le potenze erogate dai motori.

Il futuro del settore aerodinamico potrebbe pertanto fare una capatina, per raccolta dati da confrontare, poi, con quelli tradizionali raccolti alle gallerie del vento sinora in utilizzo, presso una Galleria del Vento al Plasma che ha delle funzioni molto più particolari ed avanzate, viene utilizzata nel settore dell’aeronautica avanzata, con particolare riguardo del settore aerospaziale.

Si tratta di una sperimentazione che richiede una duplice coesione d’intenti e che potrebbe scaturire in importanti risultati, particolari e puntuali, per individuare un elemento legato alle temperature d’esercizio che si possono raggiungere in alcuni punti chiave in cui lavora l’aerodinamica di una monoposto.

Oltre ai punti di “contatto” con le appendici aerodinamiche o le parti della carrozzeria, vi sono, in particolare, quelli d’impatto con le parti più calde rappresentate dai radiatori di raffreddamento e dagli scarichi e dl motore stesso.

Si tratta di situazioni che possono modificare il risultato finale, in quanto con temperature differenti e per certi aspetti anche elevate, sia pure su aeree “minimali”, si possono avere differenti coefficienti di densità dell’aria e pertanto modifiche nei flussi che seguono a valle con variazioni d’efficenza nel risultato finale di carico, da una parte, e scorrevolezza, dall’altra.