Categorie
FERRARI F1

Alla portineria della GES alla Ferrari sventola un’altra bandiera rossa ma…. quanta amarezza per il problema di sabato sulla monoposto di Raikkonen

Niente da dire, anzi, molto da dire sulla vittoria di Sebastian Vettel a Spa.

Molto da dire perché con una monoposto di questo calibro e con un solo pilota al traguardo non si può certo dire che il bicchiere sia mezzo pieno in casa Ferrari.

Il risultato ottenuto da Vettel ha confermato che oggi la monoposto SF71H è superiore alla W09 della Mercedes. Superiore a 360° come ammette lo stesso Toto Wolff che non è assolutamente contento di questo risultato con una proiezione futura già a partire da questo fine settimana a Monza.

Ha detto chiaramente che “esige” un’ evoluzione complessiva delle prestazioni.

Al traguardo è mancato Kimi Raikkonen ovvero sono mancati punti pesanti sia per il campionato mondiale Costruttori, che ha visto lo spread nei confronti della Mercedes salire a -15 invece che con un drastico recupero a fronte di quota -10, sia per quello piloti che vede Vettel inseguire, con ancora 17 punti da recuperare, Hamilton.

Sì! Per quello piloti visto che il finlandese su questo tracciato è sempre stato autore di prestazioni di grande rilievo, comprese le vittorie.

Ipotizzare un suo secondo posto, alle spalle di Vettel con una partenza in prima o seconda fila, che comunque non avrebbe mai superato per gioco di squadra, e davanti a Hamilton non sarebbe stato utopistico visti i risultati ottenuti da Verstappen e Bottas (partito in fondo allo schieramento) che hanno avuto la fortuna di non incappare in qualche deliberato killer che crede sempre di vincere una gara alla prima curva.

Quel 6° posto in qualifica, da imputarsi alla mancanza di carburante necessario per poter percorrere altri 7 chilometri, è costato caro molto, anzi, troppo caro in quanto si sa benissimo che essere in quella zona in partenza a Spa è deleterio in funzione del tornante De la Source che ha visto anche innescarsi un ben più grave incidente conclusosi miracolosamente con danni alle monoposto e super lavoro in queste ore per i meccanici delle rispettive squadre le cui monoposto sono state danneggiate.

Il bicchiere mezzo vuoto ha pertanto la preponderanza nel complesso assoluto delle cose ed è quanto mai imperativo che in queste ore a Maranello, al simulatore ed agli elaboratori dati, si studi e capisca il perché ed il per come è successo che Raikkonen fosse ai box e non potesse difendersi, con prestazioni che sino a quel momento erano state al massimo livello, proprio mentre le condizioni della pista consentivano di migliorare il tempo sul giro a manciate di secondi non solo di decimi.

La risposta deve essere perentoria senza se e senza ma.

Questo non per trovare un caprio espiatorio, in qualcuno degli uomini presenti ai box da punire, ma per avere la certezza che un fattore così deleterio non si debba mai più ripetere in futuro vista l’importanza mostrata alla resa dei conti.

A Monza la doppietta Ferrari sui primi due gradini del podio è necessaria per far si che Vettel si porti quanto prima ad annullare i 17 punti che lo dividono dal vertice della classifica iridata piloti.

Il numero di gare utili per l’attacco diretto ad Hamilton sta diminuendo a tutto vantaggio del campione del mondo.