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In Via Berengario un esempio di insicurezza stradale e sperpero del denaro pubblico

Via Berengario è la via di scorrimento nel nord ovest di Modena che costeggia il limite del centro storico.

E’ caratterizzata da una curva a 90° che nel passato è stata oggetto di alcuni incidenti mortali perché affrontata a velocità troppo elevata ed al suo esterno vi sono micidiali piante secolari.

Non pensate che si voglia proporre di abbattere le piante, anzi ben vengano e rimangano, visto che sono di dimensioni generose e quindi i nostri migliori filtri naturali grazie alla loro sintesi clorofilliana che consente l’eliminazione, durante la notte, parte della CO2 immessa in atmosfera, durante il giorno.

L’attenzione è attratta da ben altro, come potete vedere dall’immagine. Sull’asfalto sono state verniciate delle linee trasversali bianche a larghezza e distanze, tra di loro, differenziate e che, secondo quanto previsto dal Codice della Strada, devono essere posizionate sulla carreggiata per avvertire che di lì a poco sussiste una situazione di variazione dello stato in essere (curva, dosso, passaggio pedonale e quant’altro, compreso passaggio a livello).

Tutti stati difficili da approntare, senza provvedere alla riduzione della velocità intensificare l’attenzione alla ricerca della massima sicurezza.

Quello che è dissonante in queste strisce, presenti nell’immagine, è che le stesse sono state realizzate, in pratica, quando si è già all’ingresso curva e le ruote delle vetture sono già state sterzate per impostare la curva stessa.

Non sono pochi coloro che arrivano, lunghi come si dice in gergo, e tagliano la curva stessa andando ad invadere la carreggiata di marcia opposta andando contromano.

Quando si parla di campagne della sicurezza stradale, mai e poi mai si presta parte dell’attenzione a quelle che sono le condizioni della segnaletica verticale ed orizzontale presente nelle strade. Segnaletica spesso ridondante, inutile e malfatta.