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Revisioni Autoveicoli: la solita riforma all’italiana

La revisione periodica degli autoveicoli aveva ed ha uno scopo ben preciso: garantire un più alto livello di sicurezza durante l’invecchiamento dell’automobile che in Italia raggiunge i decenni, anche in funzione della crisi economica.

Tra gli obietti: coltre alla sicurezza stradale,diminuire l’inquinamento, limitare le frodi dei furbetti che riducono il chilometraggio effettivo senza dimenticare di rendere le officine e gli stessi proprietari dei veicoli più responsabili in questa materia. la revisione dell’auto.

Si deve dire, purtroppo, che come al solito l’Italia non è stata in grado di mantenere il passo con questa rivoluzione che è stata auspicata dall’Unione Europea.

La causa: ritardi nella macchina burocratico-amministrativa che ha ridotto a metà l’efficacia della riforma.

Qualcosa è già stato fatto. Dallo scorso 20 maggio di quest’anno, quando si è conclusa le serie di verifiche di legge, è prevista la stampa di un tagliando, come quello di una volta, da applicare sul documento di circolazione (libretto) dove sono annotati mese e anno di scadenza della validità della revisione biennale
E’ il documento che attesta l’avvenuta, con esito positivo della revisione.

Parallelamente si aggiorna l’elenco e la determinazione delle possibili carenze che introducono il livello di gravità dello stato di “usura” dell’auto.

Gli ispettori procedono al controllo delle procedure di revisione periodica obbligatoria. A tale proposito sono in corso gli aggiornamenti informatici che permetteranno di selezionare a terminale le voci e la valutazione delle carenze che dovessero emergere.

Le procedure, gli impianti e le attrezzature che sono utilizzate in questo momento continueranno nello stesso standard in attesa delle nuove disposizioni da adottarsi entro e non oltre il 20 maggio 2023.

Dal prossimo 31 marzo 2019 verrà rilasciato un certificato di revisione. Questo deve indicare il numero di km dell’auto al momento della revisione, “Al fine di integrare detto certificato all’interno del processo securizzato che governa l’emissione del tagliando di revisione firmato digitalmente dal tecnico responsabile, quest’amministrazione ha avviato i necessari approfondimenti per l’implementazione delle procedure informatiche che, a decorrere dal 31 marzo 2019, consentiranno la produzione e la stampa del certificato di revisione contenente gli elementi di cui all’allegato II del decreto In prima applicazione. Fino a nuove disposizioni, restano in vigore le procedure in essere”. Le frodi comunque continueranno, visto che sarà sempre possibile schilometrare la vettura prima della revisione.”

La revisione delle auto è prevista con periodicità (escluse le vetture storiche, per le quali la revisione è prevista ogni 12 mesi): devono essere sottoposte a revisione a partire dal quarto anno successivo a quello di prima immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Dopo questo primo appuntamento, le scadenze avvengono ogni 2 anni sempre entro il mese corrispondente a quello in cui è stata effettuata la revisione precedente.

La revisione deve avvenire presso la Motorizzazione Civile o le officine che ne sono autorizzate.