Sergio Marchionne siede oggi sulla “poltrona” che fu di Enzo Ferrari in qualità di presidente della Ferrari. Carica che continuerà a mantenere anche dopo la sua uscita da FCA che dovrebbe avvenire entro quest’anno.
Solo allora potrà dedicarsi a tempo pieno alla gestione diretta del marchio di Maranello sia per quanto riguarda la gestione industriale sia quella della GES che è in avanzata fase di raddoppio, o quasi, delle strutture operative.
Nel ricordare il suo predecessore e fondatore del mito non si è ancora sbilanciato nell’annunciare se questo anniversario sarà utilizzato, come è stato per i 70 anni della fabbrica, per indicare la sigla identificativa della monoposto di quest’anno SF120H
“Pensare che Enzo Ferrari sia nato nell’Ottocento pare incredibile – dice Sergio Marchionne – La sua lezione è più che mai attuale e la sua modernità assoluta. Era un uomo con capacità di visione e di gestione di persone e delle risorse fuori dal comune, oltre che forte di spirito imprenditoriale e coraggio eccezionali”.
“Viene da chiedersi quali traguardi avrebbe potuto raggiungere se avesse avuto a disposizione i mezzi tecnici e le conoscenze dei nostri giorni. Il segno che ha lasciato nel mondo resta motivo di orgoglio per tutti noi alla Ferrari e per l’Italia intera.”.