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La domenica 4 febbraio è quella ecologica. A quando gli autobus elettrici a Modena città

Domenica è la prima del mese e pertanto gli automobilisti dovranno dare il loro ed UNICO contributo alla riduzione dell’inquinamento dell’aria nella pianura padana. L’iniziativa sarebbe giusta e corretta se altrettanto fosse richiesto per coloro che compongo l’altro 75% dell’inquinamento nell’aria.

Sarebbe inoltre molto interessante conoscere la diminuzione degli inquinanti in quella giornata, senza aggiustamenti di sorta, a fronte delle giornate di normale traffico lavorativo.

Lavorativo perché pensiamo che nelle giornate della settimana non vi sia molta gente che gira per la città solo per passarsi il tempo e non nello stato di necessità di dover soggiacere a qualche impellenza.

Se da una parte queste limitazioni del traffico, ribadiamo, possano essere, necessarie, e non solo un escamotage per sollevare dalle eventuali responsabilità civili e penali  gli amministratori locali, dall’altra sussiste un errore di base: solo una parte dei cittadini di Modena sono chiamati a contribuire alla diminuzione del livello d’inquinamento, mentre in molte aree della città il traffico viene lasciato libero anche ai mezzi più inquinanti.

Due pesi e due misure quando la costituzione prevede eguali diritti e doveri per tutti i cittadini.

Nella foto che vedete riprodotta si vede uno dei mezzi di trasporto pubblico utilizzati da Seta mentre percorre Via Vignolese, una delle arterie più trafficate in città, e, ad ogni fermata a richiesta per la salita che la discesa del mezzo che solitamente sono a poche centinaia di metri una dall’altra, emette in atmosfera una nube di “fuliggine” talmente intensa che trasfigura l’immagine ed il colore del verde.

Ci si augura che un mezzo di tale tipo non sia ancora  in servizio ed in particolare non lo sia in questa e nelle altre domeniche in cui viene limitata la circolazione per ridurre i livello d’inquinamento.

Il mezzo in immagine è evidentemente “datato” e quindi spinto da un motore che, per funzionare, utilizza il gasolio. Un pelino negli sarebbe con altri carburati che comunque inquinano, in altri settori della “chimica” che non sono esplorati con tanta accuratezza.

Quello che “preoccupa” è che a Modena, contrariamente a quanto sta avvenendo in altre città della “padania” interessate ai provvedimenti di limitazione al traffico, la sostituzione dei mezzi più datati avviene ancora appoggiandosi a quello spinti da motore a scoppio alimentati a carburante.

In molte altre città sta prendendo invece piede la sostituzione dei mezzi più vecchi con quelli che hanno la propulsione elettrica.

Elettrica ma senza fili e quindi con le limitazioni imposte a dover percorrere la linea d’alimentazione aerea.

Autobus elettrici che ormai hanno raggiunto delle percorrenze che sono superiori a quelle delle medie giornaliere per gli usuali percorsi cittadini   .