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Sicurezza Stradale: Per la sicurezza dei pedoni dobbiamo imparare dai romani. Assurdo

Modena: Dobbiamo imparare dai romani per garantire o meglio dire, aumentare, la sicurezza dei pedoni. Non vi sembra assurdo? NO. Proprio i romani, parliamo di oltre 2200 anni orsono, avevano un concetto di  sicurezza nei confronti dei “pedestrem“che era ed  è decisamente superiore a quello che, oggi,  abbiamo nel festeggiare i 2200 anni dalla fondazione di Modena. Allora i marciapiedi, ovvero quella parte di strada dedicata al transito dei pedestrem, che  erano la maggioranza nella frequentazione  delle vie, erano rialzati a fronte della sede stradale, dedicata al passaggio dei carriaggi e dei cavalli.

Un rialzo di quasi 60cm. Misura che era  giudicata allora necessaria per evitare che le ruote dei carri potessero salire sui marciapiedi troppo facilmente e quindi creare danni ai pedoni. Oggi i marciapiedi sono rialzati di pochi centimetri tranne in strada Maggiore a Bologna dove parecchi tratti pedonali dei portici, da entrambi i lati, sono rialzati di due o tre scalini.

Da questo concetto è partito l’incontro-lezione sulla Sicurezza Stradale   dedicata ai pedoni ed ai ciclisti per l’organizzazione della Polizia Municipale di Modena. Una lezione simile a quella che viene effettuata nelle scuole elementari per cercare di aumentare la coscienza di quello che dovrebbe essere il comportamento quando da cittadini ci si muove nell’ambito della viabilità.

Un solo rammarico l’importanza dell’ argomento avrebbe meritato una sede più capiente ed una presenza di auditori maggiore. Se ne deve supporre che la Sicurezza Stradale non è un argomento che ha appeal sulle “masse”, che hanno evidentemente al supponenza di saperne sin troppo.

L’oratore ha presentato cose semplici ma significative raccolte e sintetizzate in un decalogo in cui come nozioni extra sono stati immessi consigli di come tenere borse ed altro, quando si passeggia e  per cercare di ridurre l’interesse dei malintenzionati allo scippo: tenere sempre le borse dal lato del muro della casa.

Il problema messo in evidenza è anche un altro: al pedone-pedestrem non è richiesta nessuna patente e nessun permesso per circolare che ne comprovi una conoscenza minima sul come comportarsi, come invece avviene per i conduttori di un mezzo a motore.

1a norma:  Non voltare mai le spalle alla corrente del traffico in mancanza di un marciapiede. Camminare contromano in modo da poter vedere se una macchina che arriva ci ha visto e ci può evitare. Meglio ancora, se la strada è extra urbana ed è priva ovviamente dell’illuminazione pubblica, munirsi di un segnale luminoso a Led che ci renda più visibili, meglio ancora una torcia.

Per questo prendere esempio “legislativo” dai paesi nordici con parecchi mesi di luce scarsa.

2a norma: Attraversare le strade utilizzando i passaggi pedonali. Questo sempre con l’attenzione di non creare pericolo per se e per gli altri. Prima cosa, guardare a sinistra da dove arrivano i mezzi che sono più vicini e poi a destra dove transitano quelli  sulla corsia opposta. Valutare la velocità e la distanza del mezzo che arriva. Se è troppo vicino, sotto i 20 metri, quindi la lunghezza di 3 macchine, è materialmente impossibile che riesca a fermarsi nello spazio e nel tempo utile. A 50 km/h lo spazio d’arresto di 25 metri, a 30 e di 15 metri, in condizioni ottimali d’aderenza. Con la pioggia questi tratti quasi raddoppiano.

3a norma: Non attraversare davanti agli autobus o mezzi abbastanza voluminosi, in altezza, da impedire la percezione visiva da parte di chi guida un automobile e sta sorpassando il mezzo fermo.

4a norma: Non attraversare la strada in diagonale voltando quindi le spalle ad una parte del flusso del traffico.

5a norma: Quando si attraversa una strada al di fuori delle apposite strisce bianche pedonali presenti sull’asfalto, bisogna ricordarsi di dare la precedenza ad auto.  moto e camion.

6a norma : E’ fatto assoluto divieto di correre sulla strada ed attraversare la stessa di corsa. E’ vietato usare pattini, monopattini o skates e di giocare sulla stessa. Cosa questa, come tradizione del lontano passato, e di certe strade che non hanno uno sbocco, strade chiuse.

7a norma: E’ fatto assoluto divieto di utilizzare auricolari o cuffie bilaterali che impediscano pertanto la percezione dei rumori del traffico. Questa norma diventerà sempre più importante da rispettare in funzione dell’aumento delle vetture ibride o elettriche che non emettono i classici rumori dei motori.

8a norma: Non attraversare distraendosi, telefonare, mandare  o leggere messaggi, in parole povere distrarsi o estraniarsi dell’ambiente circostante

A conclusione un ricordo personale: 50 anni orsono quando stavo prendendo la patente di guida mio zio che da imprenditore percorreva oltre 100,000 km anno mi diceva sempre:

In città ricordati che se attraversa la strada una palla ad inseguirla c’è un bambino, quindi appena la vedi frena subito.

In città ma anche fuori ricordati che se un gatto attraversa la strada a pancia bassa velocissimo è inseguito da un cane. Anche qui frena subito