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Ferrari: tra il dire, al simulatore, ed il fare, in pista, vi sono in mezzo le decisioni dei due piloti

Città del Messico: Ancora una volta, qualora vi fosse stata la necessità di una ulteriore conferma, tra il dire, al simulatore, ed il fare, in pista, vi sono le sensazioni e le decisioni dl due piloti. Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Ne è scaturito, affidabilità a parte di certi componenti nelle gare del dopo Monza, che non tutte le novità tecniche ed aerodinamiche che sono state deliberate al reparto corse della Ferrari, la GES di Maranello, ed inviate al seguito della squadra corse, in funzione delle risultanze “cronometriche” ipotizzate in loco si siano poi concretizzate in pista.

Le sensazioni dei piloti hanno fatto si che alcune delle soluzioni adottate, in particolare sulla sospensione anteriore, dopo essere state sperimentate ai simulatori siano state accantonate in funzione di quelle che sono state le sensazioni recepite dai piloti stessi a fronte delle singole caratteristiche di guida. Per esempio: la nuova tipologia di attacco della sospensione al mozzo della ruota anteriore ha modificato le sensazioni di guida a tal punto, in alcune delle zone di inserimento  in curva, per cui i piloti, nello scarso tempo a disposizione, non sono riusciti ad avere quella confidenza che era data loro dalla soluzione precedente di cui hanno richiesto espressamente il montaggio.

E’ proprio la confidenza tra pilota e soluzioni meccaniche che è alla base per ottenere il giorno migliore in qualifica e per avere un ritmo, in gara, veloce, costante ed in grado di sfruttare al meglio e nel tempo più lungo possibile le prestazioni dei pneumatici.

L’adozione della “vecchia” sospensione anteriore  pertanto è uno dei componenti che caratterizzano l’allestimento della “Gina” e della gemella bizigota, anche per questa gara.