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Sepang: quanto torna il sereno Vettel è da il record ma non da le Mercedes per battute

Con il tempo di 1’31″261 Sebastian Vettel ha conquistato la pole postino virtuale al termine della prima giornata di prove per il G.P. di Malesia. Un tempo che sembra averlo messo al riparo a fronte degli inseguitori, rappresentati da Kimi Raikkonen a oltre 6/10.

“Stamattina le Libere 1 sono state un turno confuso, non abbiamo avuto tanta possibilità di girare. Questo pomeriggio è andato meglio per noi, la macchina è apparsa già piuttosto a punto sin dall’inizio. Poi abbiamo provato alcune cose ma purtroppo non abbiamo potuto girare quanto avremmo voluto a causa della bandiera rossa e non abbiamo fatto la quantità di giri prevista. Però ora vedremo cosa fare per domani”.

Una bandiera rossa dovuta al distacco dalla propria sede di un tombino con relativo incidente per Grojesan, quasi una “tradizione” su questo tracciato.

“Sarebbe fantastico poter avere questo vantaggio sulle Mercedes per tutto il resto del fine settimana, ma non so cosa stessero facendo e provando loro. E’ strano però che entrambi si siano trovati così in difficoltà. Sono sicuro che domani andranno meglio. Il venerdì si possono fare prove di un certo tipo. Per quanto mi riguarda mi sarebbe piaciuto girare ancora di più per avere più risposte ma, nel complesso, è stato un pomeriggio decente”.

Visto che nella mattinata con la pioggia la “Gina” non ha brillato come invece è avvenuto nel pomeriggio…..

“Qui è sempre meglio che rimanga asciutto, ma potrebbe piovere in qualunque momento. Comunque non importa, perché comunque abbiamo una buona vettura e sta a noi fare in modo che funzioni in tutte le condizioni. Sembra che fatichiamo un po’ di più in condizioni di bagnato e che la Red Bull, in quell frangente, sia molto competitiva. Ma nel corso della stagione è venuto a piovere appena in due occasioni. Nelle Qualifiche di Monza e questa mattina. ( a Singapore no? il tedesco ha la memoria corta e vuole assolutamente cancellare quell’aventi (ndr). Non abbiamo tanta esperienza e abbiamo pochi dati. Ma sicuramente dobbiamo lavorare su quell’aspetto”.