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F1: Sepang ultima chiamata, poi lascia la F1

Quello che si corre domenica è l’ ultima edizione del G.P. di Malesia per quanto riguarda la F1. I motivi che hanno spinto a prendere questa decisione sono legati ad un aspetto economico, i costi di iscrizione a calendario. Quello che risulta essere strano, però, è che rispetto all’anno passato gli organizzatori hanno effettuato interventi radicali e costosi al tracciato dove invece continueranno a corre le Moto GP.

La riasfaltatura strutturale del tracciato ha portato ad una scelta più “azzardata” da parte del fornitore delle monoposto che ha optato per scalare, di un gradino verso il “morbido”, la scelta delle tre tipologie di battistrada da mettere a disposizione, scelta che la Ferrari, per esempio, sembra avere gradito quando ha effettuato la richiesta ufficiale nella suddivisione del numero massimo di treni a disposizione, optando per la scelta  super soft, segno concreto che la SF70H è più “gentile” nello sfruttamento dei pneumatici. Scelta legata anche alla possibilità delle conversioni in gradi per l’assetto.

Il fondo su cui poggia il tracciato ha delle caratteristiche di una certa instabilità nel sopportare il forte carico, visto che alla base c’è una vecchia palude che è stata bonificata. Per questa instabilità l’asfalto che era caratterizzato da molti dossi, sotto le sollecitazioni del carico espresse dalle monoposto sia in velocità, ma anche in frenata ed in accelerazione quando viene scaricata la potenza massima, gli organizzatori hanno fatto un investimento in profondità per renderlo più scorrevole e favorevole alle due ruote che arriveranno su questo tracciato come penultimo appuntamento della stagione, proprio rendendo la superficie più livellata e nello stesso tempo hanno prestato molta attenzione per il drenaggio in caso di pioggia ed evitare per i frequenti temporali pomeridiani il ristagno di pozzanghere d’acqua nelle zone critiche.

Il rifacimento dell’asfalto ha fatto si che sia sia ridotto il livello di rugosità, diminuendo le sollecitazioni sul battistrada.

Ciò ha permesso di effettuare una scelta di mescole più morbida. Nello stesso tempo i piloti ed i tecnici dovranno rivedere traiettorie nella percorrenza di alcune curve che danno l’impressione che possano essere più veloci.
Ferma restando l’alta percentuale delle possibilità di pioggia e quindi di utilizzo dei pneumatici con battistrada tassellato, non bisogna  dimenticare che l’asfalto potrebbe raggiungere delle temperature limite per il degrado dei battistrada, specialmente con l’asciutto. Le nuove dimensioni dei pneumatici dovrebbe poter rivoluzionare prestazioni e strategie. Per questo motivo diventa q importante che si possano effettuare delle prove libere con una percorrenza di quanti più giri possibile per avere i dati necessari ad individuare la strategia di gara.