Categorie
Senza categoria

F1: Si sta correndo il Gran Premio Spa Monza

Spa: Spa chiama Monza e Monza è pronta a rispondere ad appena 7 giorni di distanza. In queste ore, dopo la bandiera a scacchi sventolata a Spa è iniziato il G.P. Spa Monza, più o meno oltre 1000 km. attraverso l’ Europa,  per far arrivare tutto il materiale in tempo utile. Anche questa è una delle assurdità del calendario per il mondiale della F1. I tempi così ristretti costringono le squadre a sottoporre i propri uomini ad un super lavoro che fa correre il rischio, prima o poi, che ci possa scappare l’errore che può comportare almeno una sconfitta sul piano agonistico. Il dover attraversare l’ Europa da Nord a Sud fa si che il tempo necessario e sufficiente per la revisione delle monoposto sia veramente minimo. Le squadre inglesi sono quelle che possono avere il tempo minore per far passare, ammesso che lo facciano, il proprio materiale d’usura in reparto dove il lavoro è perforza più accurato a fronte di quello che si può effettuare nei box di pista. Sauber, Ferrari e Toro Rosso sono le più avvantaggiate, Sauber in particolare in quanto la sua sede si trova sulla linea di viaggio verso l’Autodromo di Monza. Come è avvenuto per la trasferta in Inghilterra le squadre hanno organizzato un accurato programma di “Pit  Stop” autostradali in cui l’unica cosa che non è stata fatta è stato il cambio gomme per  le bisarche a fronte, invece, del rifornimento carburante e cambio delle coppie di autisti. Il debriefing a Maranello è stato anticipato per consentire di rifinire la preparazione tecnica del G.P. d’Italia sia per quanto riguarda la scelta definitiva dei materiali, la definizione del programma di utilizzo delle gomme non lascia però molte alternative con 10 treni di super soft e 2 di soft a disposizione. Come si vede una scelta che tiene conto delle previsioni del meteo per il fine settimana. Le caratteristiche del tracciato di Monza, velocità media a parte, sono completamente differenti a fronte di quelle del tracciato di Spa. Un circuito “piatto” se si esclude il tratto che porta alla variante Ascari in quanto il tracciato definito “stradale” passa sotto l’anello di alta velocità. Ai tratti veloci si alternano le varianti in cui si deve trovare quell’assetto che può fare la differenza per poter sfruttare al massimo la velocità di punta nei tratti successivi.