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Vettel vince anche contro un volante capriccioso. Il leader del mondiale ha dovuto resettare il proprio stile di guida

Nella vittoria di Sebastian Vettel c’è un neo: ha accusato quasi subito  un problema nella posizione del volante che in rettilineo aveva una posizione anomala, inclinato a sinistra. Situazione che gli ha messo parecchia apprensione e difficoltà nel guidare la monoposto, gestire tutti “manettini” e cambiare le marce al meglio.  Si è trovato ad essere in “incrocio” delle mani, nelle curve a sinistra e un volante quasi dritto in quelle a destra. Vettel si è dovuto resecare il proprio stole di guida. Ordine perentorio da parte degli ingegneri:  evitare l’utilizzo dei cordoli, cosa indispensabile su questo tracciato, più che mai,  per non pregiudicare ulteriormente l’affidabilità della propria monoposto.

Ripetutamente Kimi Raikkonen ha fatto presente la sua possibilità di poter forzare il ritmo, specialmente quando alle sua spalle si è presentato minaccioso Lewis Hamilton. Quasi a tranquillizzare l’ambiente, ovvero che in caso di necessità poteva fare tempi migliori, Vettel ha fatto capire che qualche decimo di riserva vi era ancora, da usare nel finale in caso di attacco perentorio da parte di Hamilton.

Raikkonen è stato un uomo squadra e ci ha ricordato, Villeneuve del 79  quando fu cavalier servente di Scheckter per vincere il titolo iridato.

Vettel ha voluto ringraziare Raikkonen che si è ringraziato da solo bevendo subito lo champagne prima di “spruzzarlo” sui festanti sotto il podio. Ha avuto una condotta di gara magistrale e nelle parole di Marchionne nel dopo corse si è potuto cipotizzare come questa squadra sia equilibrata e quindi non vi siano i presupposti per destabilizzarla non rinnovando i rispettivi contratti.

Si ricordi che Raikkonen è pur sempre l’ultimo pilota iridato della Ferrari. Grazie a lui che ha fatto subito capire ad Hamilton che passarlo sarebbe stato un osso duro, nasce il + 14 di vantaggio in classifica che Vettel ha su Hamilton

“Ho detto a Kimi che mi dispiaceva dato che ero molto lento. Sentivo che lui era molto più veloce, mentre io ho faticato per buona parte della gara. Purtroppo non si è trovato in una buona posizione dato che era a sandwich tra me e le Mercedes. Per me è stato bello avere lui alle mie spalle, ma è stata una gara davvero dura”.

Poco o molto quello di ieri può essere catalogato come una carenza, almeno percentuale, di affidabilità. Bisogna sanzionare e recuperare a Spa una situazione come questa sarebbe troppo a rischio.

“Non sappiamo ancora la causa del problema al volante. Dobbiamo fare in modo che non si ripresenti un problema simile, purtroppo durante la gara non potevo fare altro che continuare. E’ stato un problema fastidioso, una sensazione strana, ma ad un certo punto non ci ho fatto più caso ed ho cercato di abituarmi anche se la situazione peggiorava”.