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F1: G.P. Ungheria è il momento chiave per il mondiale piloti prima delle ferie

Hungaroring: Tutti i mezzi della F1 sono arrivati sul circuito dell’ Hungaroring che ha una caratteristica di base un solo punto per il sorpasso alla fine del “corto” rettifilo principale. Ecco pertanto che la strategia dei pit stop può essere determinante per il risultato finale. I sorpassi effettuati ai box ovvero quelli “peggiori” per quanto riguarda l’agonismo della F1. Ferrari e Mercedes, ordine alfabetico, dovranno determinare la situazione tecnica in quanto le frenate tutte nel limite dei 2″, tra velocità massima e quella di percorrenza in curva, non danno l’opportunità di poter effettuare sorpassi che non siano all’arma bianca. Situazione, questa, in cui Sebastian Vettel deve stare molto attento in quanto ha un posizione  “penale” per decurtazione punti patente ed infrazioni varie che potrebbero portalo a dover rinunciare ad una gara. Gli avversari, pertanto saranno di certo molto aggressivi nei suoi confronti ed in particolare dovrà vedersela con gli uomini Red Bull che su questo tracciato hanno le carte in regola per “disturbare” e non poco sia le Ferrari sia le Mercedes. Da parte della Ferrari, la necessità, per non dire l’obbligo, di riposizionare il vantaggio dell’attuale solo punto che Vettel ha su Hamilton  e cercare di recuperare sullo svantaggio, questo più consistente, a fronte del Campionato Costruttori. In questo secondo frangente saranno molto importanti i risultati delle seconde guide, in particolare Bottas che ha tutte le prerogative di essere il terzo incomodo tra i due litiganti per il titolo iridato piloti. Il finlandese ha dimostrato di meritarsi il rinnovo del contratto in Mercedes mentre Raikkonen dovrebbe sfruttare l’occasione per definire il suo rinnovo ed iniziare il decisivo “dopo Ferie” con la serenità necessaria di una squadra molto corsa ed determinata ad un solo obiettivo. Su questo tracciato è quanto mai necessario avere il massimo del carico aerodinamico utilizzando tutte le altre componenti della monoposto per poter alleggerire quella percentuale dello stesso che si ricava andando ad aumentare l’incidenza di spoiler ed alettoni. La posizione del tracciato, in una sorta di conca nelle colline ad est di Budapest, fa si che lo stesso possa essere paragonato ad una sorta di pentola a “pressione” per il caldo torrido o una calamita per violenti scrosci di pioggia. La scelta tra le tre opportunità del battistrada parte dalle Supersoft passa alle soft e quindi arriva alle medium La serie di curve continue che caratterizza il tracciato magiaro è molto sollecita molto i pneumatici sempre sotto sforzo sia dal punto di vista longitudinale sia trasversale. A mettere ancora più in crisi la situazione il caldo torrido di base  e la scarsa lunghezza del rettifilo principale che non consente un raffreddamento adeguato per i pneumatici stessi. Le monoposto dovranno mettere in mostra la loro massima maneggevolezza e agilità, più che trarre vantaggi dalla la potenza massima. Qui la Mercedes, caratterizzata dal un passo molto lungo che l’ha avvantaggiata sul velocissimo e piatto Silverstone, potrebbe dover pagare dazio a fronte di tutte le altre monoposto. Giro veloce per la pole è di certo un gran terno al lotto anche per il possibile e quasi certo traffico che si può trovare in quel frangente  anche con sole 10 monoposto in pista nel momento basilare.