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Ferrari: Il fulmine di nome Raikkonen. Un messaggio per qualcuno

Montreal. Anche ieri nelle prime prove di allenamento per il G.P. di Canada Kimi Raikkonen ha fatto il pieno. Giro veloce e passo gara quasi imprendibile, con gran malumore e patemi di Toto Wolf della Mercedes. Grande positività invece ha espresso  Felipe Massa che afferma come un mondiale di F1 vinto dalla Ferrari faccia  solo un gran bene a tutto il Circus. Un risultato che, se confermato nelle qualifiche di oggi, potrebbe essere interpretato per un messaggio trasversale, un monito per Sebastian Vettel. La Ferrari vuole dimostrare Urbi et Orbi che la SF70H la si può paragonare, prestazionalmente, alla monoposto del 1982  che quasi poteva vincere il mondiale con 3 piloti. Potrebbe essere la risposta “concreta” di Sergio Marchione alla frase “il futuro è nelle mani di Vettel”. Questo con uno specifico riferimento al rinnovo del contratto e a seguito delle voci ricorrenti, relative ad un esistente accordo particolareggiato per il passaggio del pilota tedesco alla Mercedes. Il risveglio di Raikkonen non ha solo del “miracoloso”, ma deve essere il risultato di quel chiarimento avvenuto alla Ges di Maranello dopo le esternazioni non troppo positive di Marchione a fronte elle prestazioni sbiadite del finlandese di inizio stagione. Si devono essere messi sul tavolo i diritti ed i doveri e la cosa sembra aver ottenuto il giusto risultato, sia pure con i “dolores di panza, di quanto avvenuto nel G.P. di Monaco. La monoposto di Raikkonen oggi è equivalente se non migliore a fronte della “Gina”(monoposto di Vettel) segno evidente che qualcosa è cambiato e personalizzato a fronte di un attento esame delle telemetrie e delle simulazioni.  Dare oggi (G.P. del Canada) l’opportunità di vincere a Kimi Raikkonen, precedendo Sebastian Vettel, può essere un chiaro monito sulla volontà precipua in Ferrari: perseguire la vittoria nel campionato costruttori, che vale decine di milioni di Euro, alias dollari, a fronte di un titolo mondiale piloti che potrebbe essere da “transfuga”. Puntare sul finlandese, per l’iridato piloti, è oggi un pò in affanno in quanto lo stesso ha uno svantaggio un po troppo consistente in quanto lo stesso Lauda ha detto che se da ora in poi Vettel non si ritira almeno una volta per Lewis Hamilton, che ha molti più punti di Raikkonen, il titolo iridato diventa una “chimera”. Non  bisogna vendere la pelle dell’orso prima di avere catturato l’orso. Il pilota inglese della Mercedes è infatti lì a disturbare all’accoppiata ferrarista, a fare da companatico, indigesto, tra due fette di pane pregiato. Vettel può mettere  il sale sulla coda della W08, tanto gli è vicino. Meno prestazione, almeno per ora per Valtteri Bottas di cui la Ferrari teme le partenze stile Cina. Tutta la situazione deve essere chiarita a breve per non creare tensioni i malumori in squadra anche all’interno tra i “sostenitori” di un pilota o dell’altro. Anche in questo appuntamento il rinnovamento evolutivo assemblato sulla SF70H ha messo in evidenza la versatilità del progetto e la sua assuefazione ad un miglioramento costante delle prestazioni in assoluto e non solo legate a quel qualcosa in più che ci sa mettere un pilota.