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G.P. di Monaco: o sole mio?

La prima cosa cui si presta attenzione arrivando a Montecarlo per il G.P. di Monaco sono previsioni del tempo Il tutto non solo per come si potranno disputare le prove, le qualifiche  la gara ma per la presenza di scultorei corpi femminili che fanno bella mostra in succinti bikini. Daltronde il proverbio licita ” donne e motori, gioie e dolori”  E sul principato l’accoppiata è quanto mai simbiotica. Per ora quella che si corre sul tracciato di Montecarlo è ancora la gara più glamour del calendario di F1, si disputa sin dal primo anno 1950 in cui apparve la dicitura “Campionato Mondiale di Formula 1”. Siamo alla 63a edizione. La pioggia ha caratterizzato parecchi appuntamenti e le caratteristiche “stradali” del nastro d’asfalto  rende particolarmente insidiosa  la presenza del bagnato. Negli annali rimane il ricordo della prestazione di Ayrton Senna con la Toleman, 1984, e la sua uscita di pista dopo il Lowes all’inizio degli anni 90.   Perché tanta attenzione al fattore pioggia? Perché con le strategie oggi presenti in gara, che si basano sui decimi di secondo, il fattore pioggia potrebbe essere una variabile “impazzita”. Domani dovrebbe essere la giornata più “fredda” del fine settimana e questo potrebbe scombussolare la definizione nella scelta delle gomme. Le qualifiche dovrebbero essere il momento climatico, non solo agonistico,più caldo mentre nella giornata di domenica potrebbero arrivare delle nuvole. Sembra, ma  ancora niente di preciso e  preoccupante con temperature oltre i 25° e percentuale pioggia inferiore al 10%.