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Sabato 10 giugno, Modena Cento Ore Classic solo il finale in città al Parco Novo Sad con mostra vetture in P.za Grande. Poi ovvio piedi sotto la tavola a cena per la premiazione e non sull’acceleratore.

Modena: Sabato 10 giugno la Modena Cento Ore Classic si conclude a Modena. Una prova cronometrata al paco Novi Sad, arrivo con mostra vetture in P.za Grande e la serata di premiazione. Una cena, appunto, la cosa che a Modena sembra essere il top dell’automobilismo. Mettere i piedi sotto la tavola e non sull’acceleratore. E’  quello che rimane in città di una manifestazione che si fa forte del nome e del mito di Modena per attrarre iscritti. Questa, come quasi tutte le manifestazioni di settore,  è organizzata da terzi. Ovvero enti, scuderie e società che non hanno sede nella nostra provincia. Qui si pone allora una domanda: perché? Perché evidentemente a Modena non vi è l’humus della continuità. Della volontà di proseguire e far crescere delle idee che erano buone e significative, come hanno dimostrato, poi, gli organizzatore che le hanno prese in gestione. Un esempio per tutti il Raid Ferrari d’epoca del 1981 ed il Ferrari Days del 1983. Un successo stellare e poi il nulla. Non vi è stata sopra tutto la volontà politica ed economica locale nel confermare quel futuro che sarebbe stato fantastico se paragonato, invece, con quello che hanno saputo fare a Brescia e dintorni  dove hanno avuto il coraggio di dare  alla loro rievocazione storica della Mille Miglia con continuità ed appetibilità agonistica. La gara é diventata un must  dell’automobilismo d’epoca, attraversa buona parte dell’Italia. ma il cuore, verifiche partenza ed arrivo e premiazione rimangono a Brescia. Oggi vi è l’aggiunta di quelle che stanno diventando di moda in tutte le gare su strada, rally compresi, le “Parade” di vetture moderne per far andare in attivo i bilanci. La Modena Cento Ore Classic tocca circuiti e salite di grande prestigio a cavallo dell’Appennino, a Modena si conclude al parco Novi Sad senza essere da prima passata per la Pista di Marzaglia “Autodromo di Modena”  per un ulteriore momento agonistico. C’é chi mormora che  non vi siano le omologazioni necessarie per ospitare manifestazioni con vetture potenti. Mentre la struttura é “faraonica” la pista è un qualcosa, limitata anche il lunghezza. Poi ti figuri: l’anatra Pasqualina, che dicono sia una specie che nidifica e vive solo nella boscaglia adiacente,  viene disturbata dai rumori e quindi non si possono fare manifestazioni. Altra valutazione oggettiva, evidentemente Rimini, Firenze per due notti e Forte dei Marmi sanno dare una valutazione completamente differente e positiva nell’ospitare dalla partenza agli altri momenti di gara una manifestazione di questo tipo. Qualcuno obbietta che gli organizzatori non hanno nessun “obbligo” verso Modena, anzi lo trovano un momento difficile da organizzare, sempre a fronte di quanto avviene altrove.