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FERRARI F1

Ferrari: che la notte porti consiglio

La prima giornata di prove sul circuito di Montmelò sembra avere riposizionato la situazione relativa alle prestazioni cronometriche tra Mercedes e Ferrari. Le monoposto anglo tedesche in prima fila a distanza molto ravvicinat a tra di loro, le Ferrari ad inseguire con Raikkonen davanti a Vettel, entrambi in seconda fila. La giornata delle Rosse è sembrata cronometricamente “pesante” sul giro secco, mentre per quanto riguarda il ritmo gara la cose sembrano essere a ruoli  invertiti. Ovvero la SF70H ha un passo gara  se non identico alla W08, tale da dare molti grattacapi a suoi tecnici e piloti. Le condizioni della pista ed un forte vento non sono stati digeriti da entrambi i piloti di Maranello che hanno avuto qualche problema ad immedesimarsi in un sol “corpo” con la rispettiva monoposto. Sentono che qualcosa manca nel suo complesso per consentire di “buttarsi” a testa bassa certi di avere le cose giuste per le mani. La notte deve pertanto portare consiglio. Unendo le analisi fatte nelle strumentazioni del retro box con quelle del “virtual garage” a Maranello dovrebbe essere possibile trovare, nelle ultime prove di messa a punto nella mattinata, la giusta soluzione sia per gara sia per la qualifica. In funzione di quanto “scremato” tra le varie soluzioni tecniche adottate da ciascun pilota  e creando una nuova caleidoscopica visione del complessivo, si dovrebbe trovare il giusto bilanciamento per poter tornare ad utilizzare, come nelle gare precedenti nel modo migliore, i pneumatici più prestazionali ed in grado di garantire più ampi range di lunghezza negli eventuali stint necessari tra partenza e vari pit-stop. Numero ancora da definire in funzione di temperatura, velocità del vento e tipo d’aderenza con la progressiva gommatura della pista. Tra i “consigli” della notte vi è anche quello di decidere  se sulla “Gina” (la monoposto di Vettel) sia opportuno o necessario montare l’ultima tipologia di sviluppo del motore 062/2 che dovrebbe essere più efficiente. Ovvero potente, avere il giusto coordinamento tra la sua potenza erogata e quella dei motori elettrici, avere la coppia motrice necessaria per presentarsi al meglio nell’ultimo tratto di pista e perché no, garantire l’opportunità di poter partire risparmiando qualche chilo di carburante a fronte dei 105, massimi, consentiti dal regolamento. Che la Mercedes sia stata molto  “prestazionale” lo sta ad indicare il distacco lamentato dalla Red Bull che è come prima attorno ai 7/10. Nel mix delle analisi da fare anche quello relativo ai dati raccolti nei primi test di sviluppo quando sembrava che con la SF70H non ce ne fosse per nessuno. Tra le tante novità che la Ferrari ha già portato in pista vi è anche un nuovo sistema meccanico pa disposizione del pilota ed elettronico per la gestione della frizione. Prima cosa  non incappare in quanto successo all’ultimo pronti via ed, anzi, cercare di invertire i ruoli se le “Stelle d’Argento” fossero in prima fila.