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Ferrari: Montemelò è una pista completa. C’è l’incongnita del clima almeno 23 gradi nell’aria

La tradizione, si può ormai dire così vuole che il Gran Premio di Spagna sia considerata la gara che apre la stagione “europea”. Sia pure per due soli appuntamenti nel mese di maggio prima della volata transatlantica alla volta del Canada.

“Le virgolette sono d’obbligo, perché anche Sochi, sede dell’ultima gara disputata, è in Europa.”- commentano in Ferrari.

Ma la logistica e la preparazione per il Circuit de Catalunya sono totalmente diverse. E’ la prima gara, dall’inizio della stagione, in cui  le monoposto sono rientrate nelle rispettive sedi  dei team, dove sono state revisionate ed anche riverniciate, proprio per poter ne controllare in profondità lo stato d’usura e di sollecitazione, in particolare per le parti in “sintetico”, le scocche di cui è stata controllata, con le apposite apparecchiature sui banchi prova, la rigidezza torsionale e longitudinale. Sono state rimontate e portate a Barcellona solo se hanno risposto con una differenza dell’1% a fronte del dato ipotizzato in progetto e presente all’attimo del loro primo assemblaggio. in caso contrario sono state sostituite da materiale a km 0 mentre delle già usate sono andate in revisione e rialzo. Dopo aver “saltellato” per migliaia di chilometri stivate all’interno dei cargo ora la trasferta in Spagna è la prima che avviene viaggiando via terra: per la Scuderia Ferrari, la partenza è avvenuta  da oltre 24 ore. Una differenza sostanziale, a confronto con le trasferte precedenti, in Spagna le vetture arrivano sul posto già quasi pronte all’uso. Da quando la pista di Montmelò, sopra Barcellona, ha ospitato per la prima volta la Formula 1 nel 1991, è stata eletta come  la sede preferita per effettuarvi i test invernali di sviluppo, il primo passo per le neonate di ogni stagione. Mentre una volta erano accettate in questi test vetture della stagione precedente “evolute” ora devono già essere le monoposto del campionato. E’ considerata una pista “completa”, e proprio per questo rimane regina incontrastata dei test di inizio stagione anche a fronte di piste, poste più a sud e con climi più miti e vicini a quelli che si trovano nell’arco della stagione. Vi sono alcune curve che sono  molto veloci. Già dai primi passi, nelle prove pre-campionato, la SF70H ha dimostrato di poterle percorrere a pieno gas grazie a gomme larghe e maggior carico aerodinamico. L’ultimo settore è invece composto di curve più lente, fra cui la chicane, realizzata dieci anni fa. E’ il tratto dove viene  privilegiata la trazione. Come ormai quasi è una “tradizione” per parecchi tracciati il disegno della pista, vecchio stile o quasi,  rende difficili i sorpassi. La situazione per il range di utilizzazione degli pneumatici è molto differente rispetto al tracciato di Sochi, in Russia.  Le gradazioni   del battistrada fanno si che la disposizione sia quella delle più dure della gamma: Hard, Medium e Soft. Se si guarda al passato ed in funzione dei risultati della passata stagione, quando la Scuderia Ferrari ottenne due piazze sul podio con Kimi e Seb e visti i riscontri nei test invernali, dove la SF70H si è comportata bene, si potrebbe azzardare e sognare una doppietta per la prima fila in qualifica e due monoposto a podio con una vittoria. C’è un incognita da valutare, la sostanziale differenza nella temperatura ambiente  quando tutte le squadre troveranno una situazione meteo diversa da quella dei test, le temperature previste di almeno 22-23°C. Da ricordare che a tale proposito, allora, inizio stagione, il lavoro dei tecnici e dei piloti della Ferrari fu concentrato sull’utilizzazione delle gomme di gradazione medium che garantirono risultati molto interessanti.