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La Ferrari ha bisogno di Kimi Raikkonen per il mondiale Costruttori e la sua valenza economica a fine anno.

Maranello: Iceman. Imperscrutabile, dichiarazioni a fil di voce, risultati da interpretare. Difficile un confronto per lui  con Sebastian Vettel che ha anche un vantaggio, quello di voler parlare italiano e non nasconde di poter gestire almeno un discorso semplice. Kimi Raikkonen invece, nostrane gli anni passati in Ferrari, il titolo iridato che vanta con la rossa è ormai un rosa molto pallido, non si esprime in Italiano o fa finta di non saperlo per capire i liberi discorsi di meccanici e tecnici senza peli sulla lingua. Iceman  “veleggia” nell’emisfero del Cavallino Rampante, senza mostrare nulla di rampante. Veleggia fuori dalla zona podio e forse ostacola anche il suo compagno di squadra durante la sua fase di recupero. Tutto da dimostrare visto che lo stesso Vettel ha dichiarato che il problema, per lui, non è stato Raikkonen. Come Marchionne non ha gradito il suo comportamento in queste due prime gare e lo ha espresso chiaramente, altrettanto non deve aver gradito Raikkon il livello di competitività della sua monoposto. Ore di chiarimenti con il responsabile del reparto corse Maurizio Arrivabene, non solo sollecitato, ma comandato in tal senso da Marchionne. Chiarire la situazione tecnica e sportiva definendo anche chi è prima guida, anche se  solo per il punteggio già in essere nel campionato piloti la cosa dovrebbe di conseguenza, e chi invece deve essere pur sempre un supporter di prima fila, senza nessuna preclusione alla vittoria  in caso di “necessità”. Una strigliata a Raikkonen, ma anche una sollecitazione ai suoi tecnici e meccanici per far si che la SF70H “NN” sia allo stesso livello di competitività della “Gina”. Da interpretare poi anche alcuni colpi di coda, platonici e fini a se stessi. Quei giri veloci a fine gara. Si deve capire se ci si trova di fronte ad una sorta di posso ma non voglio o voglio ma non posso sino a quel momento della gara. In queste ore si iniziano a sviluppare anche i discorsi per il futuro. Il “mercato piloti” vede in singoli procuratori parlare con i responsabili dei teams per monetizzare i contratti futuri. Senza nulla togliere, per ora l’opzione Giovinazzi sempre essere almeno azzardata. L’italiano, che piace molto a Marchionne, deve prendersi i suoi tempi senza correre il rischio di diventare “Giovicrash”. Si parla già di Ricciardo, dal sorriso smagliante e dalle origine italiche, australiano. Chissà quanto è il suo appeal, in quel mercato, per i prodotti Ferrari, Maserati ed Alfa Romeo. Per ora viene “bastonato” dall’ aggressività che il giovane compagno di squadra Verstappen mette in pista senza nessun rispetto alcuno, per nessuno. In tutto questo si inserisce il frenetico lavoro dei meccanici, presenti in pista. Impacchetta e spedisci dalla Cina, accogli e spacchettai Bahrain tutto il materiale. Alla fine  hanno i minuti contati per lavorare sulle monoposto,revisionarle prima delle prove di venerdì mattina e pronti a montare gli eventuali sviluppi che sono stati allestiti a Maranello e sono già stati spediti.