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FERRARI F1

L’importanza di quei 100 km della Ferrari venerdì a Fiorano

Maranello: Simulatore, valutazioni al computer e virtual garage. A Maranello c’è un gran fermento per il primo debutto in pista del progetto 668. Appuntamento stimato a partire dalle ore 9.00, pista di Fiorano, presumibilmente con Sebastian Vettel che nell’ultima sessione di prove, interrotte bruscamente ed in modo anticipato da un uscita di pista con la pista allagata artificialmente nella mattinata aveva girato con gomme slick fermando il crono appena sopra i 59″. Questo potrebbe essere un primo riferimento d’interesse anche si in Ferrari il tempo “ideale” lo potranno ricavare sommando i singoli intermedi per non dare troppe informazioni alla concorrenza che ha già mandato “persone interessate” in zona. E’ il primo debutto, sulla pista di casa, per una nuova monopooso Ferrari dopo parecchi anni che questa “prassi” era stata accantonata o limitata da una violenta, nevicata caduta 48 ore prima della presentazione, con annullamento della cerimonia stessa, trasferita su internet. Se poi sulla monoposto vi sarà anche il numero 17, nella sua sigla identificativa, per seguire la continuità degli ultimi anni, questo appuntamento di venerdì corre il rischio di far rivoltare, nella sua tomba, Enzo Ferrari che mai e poi mai avrebbe accettato di far compiere i primi giri di pista ad una sua vettura da competizione, al venerdì. Si tratta comunque di un debutto importante per vedere se esiste ancora uno zoccolo duro della tifoseria ferrarista che non si vuole perdere un’anteprima così succulenta. Ma veniamo più sul concreto: il pilota potrà avere una sua prima impressione per quanto riguarda la posizione di guida ed arrivare ai test di Barcellona con un abitacolo, sedile in particolare, rivisto e corretto dalle sollecitazioni dinamiche che sono sempre differenti a fronte delle simulazioni. Si evitano così tensioni muscolari visto che la velocità di percorrenza delle curve è stimata più veloce del 20% a fronte del passato. Sembra una banalità ma già questo può significare un guadagno in tempo per poter lavorare sin dalle 9.00 di martedì 28 febbraio, e quindi poter sfruttare al massimo il poco tempo disponibile per sviluppare la monoposto, due turni di 4 giorni ciascuno, prima dell’inizio del mondiale in Australia a fine marzo. Nello stesso tempo vi sarà l’opportunità di effettuare i controlli, sempre dinamici, su tutte quelle che sono le componenti della monoposto. Avere la conferma che tutte le connessioni, elettriche ed idrauliche, sono funzionali e non vi sono anomalie, in particolare quelle relative ai cablaggi che possono far impazzire e perdere tantissime ore prima di essere scoperte. Dedicare così, totalmente, alla pista il tempo che sarebbe necessario per smontare, controllare e rimontare i chilometri di cavi che sono presenti sulle attuali monoposto di F1, per interfacciare tutti i componenti e ricevere le informazioni necessarie alla funzionalità essenziale. Controllare tutte le canalizzazioni del serbatoio del carburante ed avere la certezza che non vi siano “detriti” infinitesimali sfuggiti ai controlli e pronti ad ammutolire il motore. Un motore nuovo, con parecchie modifiche, anche strutturali, per renderlo più rigido e con una filosofia funzionale al suo interno che cerca e propone la ricerca di coppia e potenza in modo differente a fronte del suo predecessore. Poi, ovviamente, non viene esclusa l’opportunità di ricercare le prime informazioni prestazionali da poter immettere nel simulatore e negli analizzatori matematici in modo che, già all’avviamento di Barcellona, siano disponibili nuovi percorsi da intraprendere, per erogazione di coppia e potenza, capire le nuove capacità di frenata per le gomme di più ampie dimensioni ed i dischi di maggior spessore e peso. Due parametri che andranno a richiedere una regolazione differente per il servosterzo visto l’incremento dell’effetto volano di queste masse maggiori, in particolare sulle ruote anteriori e far capire al pilota come e dove dare l’impostazione per la traiettoria ideale. Da allestire le giuste regolazioni per le sospensioni in modo da mandare in temperature le nuove gomme nel più breve tempo possibile ma senza però avere un surriscaldamento nelle mini simulazioni di gara. Per quelle posteriori si parla anche di un’ effetto, sia pur minimo, sterzante. Altra attenzione è legata alle previsioni del tempo per venerdì. Gli esperti meteo ipotizzano un “cedimento” dell’attuale alta pressione con possibile intromissioni di masse fredde ed umide che sembra possano accompagnare le monoposto nei due primi giorni di lavoro sul circuito catalano.