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FERRARI F1

Marchionne emula Renzi e si assume tutte le responsabilità di una stagione di basso profilo e annuncia il debutto in pista della nuova monoposto per il 24 febbraio a Fiorano

Maranello: Sergio Marchionne segue la strada delle assunzioni di responsabilità  in prima persona, come è avvenuto per Matteo Renzi, almeno parzialmente con il referendum, ed assolve tutti coloro che hanno collaborato con lui allo sviluppo della Ferrari in F1. Il gambero Rosso di quest’anno, due passi avanti ed uno indietro fa parte di una “tecnologia” di pensiero tipicamente anglosassone. Proprio per rivolgere tutta questa situazione l’ annuncio che il prossimo anno vi è il “ripristino” del debutto in pista a Fiorano, per lo shakedown, prima di spedire la monoposto per l’inizio del test invernali. Da curare anche l’aspetto relativo alla sigla di identificazione della nuova monoposto evitando il numero 17.  Il debutto il 24 né il 18 o il 20 febbraio proprio per non correlare lo stesso con il ricordo della nascita di Enzo Ferrari che potrebbe disturbare. In Ferrari accennano che già questa data potrebbe essere un po troppo ravvicinata a fronte del livello di sviluppo attuale e delle nuove normative che consentono di poter andare in pista solo dopo aver superato l’omologazione delle strutture di sicurezza della monoposto.  In questa direzione le cose sembrano ansimare e nelle prossime festività vi è un gruppo di persone che deve essere a disposizione 24 ore su 24 in caso di chiamata al lavoro in Ges. I progettisti stanno spingendo al massimo per ottenere, in particolare, una scocca che abbia delle elevate caratteristiche caleidoscopiche senza inficiare nessuna delle sue caratteristiche basilari: massima rigidezza torsionale e longitudinale, sicurezza per i piloti, a fronte della riduzione percentuale della sicurezza dei circuiti stante maggiori prestazioni sul giro valutate tra i 5 ed i 7 secondi,baricentro il più basso possibile, da abbinare al posizionamento del pacco delle batterie, dell’ inedito motore mentre cambio e trasmissione avranno una posizione che dovrà essere asservita maggiormente alle richieste degli aerodinamici. In questo periodo si susseguono simulazioni matematiche delle prove di crash e prove dinamiche sui singoli componenti o parti della scocca prima di decidere di dare il via libera per l’assemblaggio nella sua forma definitiva. Una cosa è certa l’assetto del reparto corse è ancora da definire.